SAN
DAMIANO:
IL
DOCUMENTARIO CHE HA SCOSSO LA FESTA DI
ROMA, DAL 10 APRILE 2025 NELLE SALE
ITALIANE
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Per
i saluti, e la benedizione laica, ci
affidiamo al santino di San
Damiano, nome e titolo del
documentario che ha scosso la Festa, come
segnalava ieri su queste pagine Federico
Pontiggia: simbolico perché in quella
pellicola la Roma della Festa si rappresenta
con gli inferi di Termini e degli homeless,
ma anche con l’energia del riscatto.(…)
(Piera
Detassis, Elle Daily, 25 ottobre 2024)
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San
Damiano,
il film
documentario
di Gregorio
Sassoli e
Alejandro Cifuentes, che, appunto, “ha scosso” la
Festa del Cinema di Roma 2024, si prepara a
coinvolgere il pubblico nelle sale italiane.
Dal 10
aprile 2025, il film, presentato come
'Special screening' alla Festa, porterà sul
grande schermo una Roma cruda e intensa,
fatta di inferi e di riscatto.
San
Damiano
è un'esperienza viscerale che ci conduce
negli abissi della città eterna, per poi
risalire verso la luce della speranza. Un
viaggio che scuote le coscienze e lascia un
segno indelebile.
La
prima
del film si terrà a Roma,
presso il Cinema Troisi (dove rimarrà in
programmazione), giovedì 10 aprile alle ore 20, alla presenza degli autori e di altri
ospiti. A seguire, Gregorio Sassoli e
Alejandro Cifuentes, insieme a critici,
personalità della cultura e dello
spettacolo, e associazioni del Terzo
Settore, incontreranno il pubblico e
dialogheranno sul film in diverse città
italiane: dal
14 aprile (a partire dal Cinema
CityLife Anteo di Milano) fino
al
24 aprile a Milano e in Lombardia;
successivamente, dal 2 maggio al 16 maggio, di nuovo a Roma e in Veneto, Emilia-Romagna,
Umbria e Marche…
Per
tutti
gli aggiornamenti su date, sale e città,
consultare qui:
Chi ha detto, amico e fratello,
che devi morire fra mille tormenti?
Sai che il tormento è una voce?
Sai che il dolore canta?
(….)
(da ‘Francesco, Canto di una creatura’, che fu
pubblicato nel 2007, forse le più belle poesie
dedicate al nostro Santo scritte da una poetessa dei
nostri tempi, Alda
Merini, viscerali e dense d’amore. Con
emozione, furono musicate da Lucio Dalla e lette
nella Basilica di San Francesco nel 2008)

un film documentario di
GREGORIO SASSOLI e
ALEJANDRO CIFUENTES
SAN DAMIANO
Prodotto da
Gregorio Sassoli per Red Sparrow
con il sostegno di: MiC - Direzione Generale
Cinema e Audiovisivo
con
DAMIAN
EUGENIUSZ BIELICKI
SOFIA
NOVIELLO
ALESSIO, CHRISTOPHER, COSTANTINO, VINCENT,
DOROTA, FELICE
Genere:
Documentario narrativo
Durata
86’; Origine: Italia
Anno: 2024
Lingua: italiano, polacco
DCP
| Aspect
ratio: 2.00:1| Suono: 5.1| colore
LOGLINE
Con
cinquanta euro in tasca, Damian fugge a Roma.
Riuscirà a rifarsi una vita o sarà inghiottito
dall’inferno di Termini?
LA
STORIA
In
fuga dai fantasmi del passato, Damian, un
polacco di 35 anni, decide di trasferirsi a Roma
per ricostruire la sua esistenza.
Arrivato
alla Stazione Termini senza un centesimo, invece
di unirsi ai senzatetto che dormono in terra, si
arrampica su una torre delle antiche Mura
Aureliane che sovrastano la stazione, facendone
la sua nuova casa.
Sognando
di diventare un cantante e assetato di amore,
Damian si abbandona a Sofia, una senzatetto
forte e carismatica che lo affascina.
La
loro storia d'amore divampa in mezzo al
turbolento sfondo di Termini, catapultando
Damian nel mondo capovolto di cameratismo e
conflitti della comunità emarginata della
stazione. Qui, Damian trova la famiglia che non
ha mai avuto.
Ma
con una psiche fragile e vulnerabile, riuscirà
davvero a forgiarsi una nuova vita nell’inferno
di Termini?
NOTE
DI REGIA
Questo
documentario
è nato da un incontro fortuito che ci ha aperto
le porte a un mondo parallelo.
Dopo
un anno di volontariato distribuendo pasti ai
senzatetto con la comunità di Sant’Egidio, una
sera, spinti dal desiderio di conoscere più a
fondo questa realtà, abbiamo deciso di
trascorrere una notte a Termini. Poco prima di
coricarci si avvicina un giovane polacco con una
curiosa inflessione calabrese, Damian. Con una
barzelletta riesce a rompere immediatamente il
ghiaccio e, quasi come un mago, ci rivela di non
dormire per terra come molti altri, ma di aver
trovato un rifugio sopraelevato che chiama “la
mia torre”.
Affascinati
dalla
sua personalità carismatica e dalla sua energia
contagiosa, abbiamo intrapreso un viaggio nella
sua vita che si è rivelato emozionante e
complesso. Ci siamo avventurati tra i suoi sogni
di gloria come cantante e la cruda realtà della
vita di strada, tra l'alcolismo e la costante
lotta per la sopravvivenza.
Per
due anni abbiamo frequentato quotidianamente la
stazione di Termini, di cui uno interamente
dedicato alle riprese. Grazie a Damian, ci siamo
addentrati in modo profondo nel mondo dei
senzatetto che popolano i dintorni della
stazione.
All’inizio,
l’approccio
di alcuni senzatetto era segnato da diffidenza;
addirittura, alcune bottiglie sono volate nella
nostra direzione. Tuttavia, con il passare del
tempo, questi gesti ostili si sono trasformati
in abbracci calorosi. Hanno compreso che il
nostro scopo non era "rubare" un pezzo della
loro vita per poi svanire nel nulla, ma
piuttosto restare, osservare e raccontare.
Questo ha permesso di sviluppare legami
profondi, in particolare con Damian, con il
quale, nonostante ora si trovi in un carcere
psichiatrico in Polonia, continuiamo a sentirci
ogni domenica al telefono.
Grazie
al tempo trascorso a Termini, siamo riusciti a
realizzare un film che non si limita a osservare
dall'esterno, ma che offre una prospettiva
dall'interno, senza filtri, con una vicinanza
autentica alle vite di queste persone.
Termini,
con il suo incessante viavai di oltre 150
milioni di passanti ogni anno, era anche il
nostro mondo. Una volta, eravamo fra coloro che
voltavano lo sguardo altrove, soffocando il
disagio di fronte a chi vive in condizioni così
estreme. Eppure, queste persone, sebbene
emarginate dalla società civile organizzata,
sono parte di noi, dell’umanità.
Il
documentario nasce da questa consapevolezza:
dare un volto umano a chi è stato reso
invisibile, attraverso un racconto crudo e
autentico che invita a riflettere sulla nostra
comunanza e sulla necessità di vedere e
ascoltare.
(Gregorio
Sassoli, Alejandro Cifuentes)
DAMIANO
«Mamma,
io non so cosa devo scegliere, se essere un dio
o un diavolo.
Se
io sarò un dio mi uccideranno subito. Però,
mamma, se io sarò un diavolo, avranno paura di
me».
Damiano,
polacco
di origine, è una figura affascinante e
contraddittoria, sospesa tra l’innocenza di un
angelo e l’ambiguità di un diavolo. Parla
italiano con un’insolita inflessione calabrese
perché ha vissuto alcuni anni in Calabria da
ragazzo. A 35 anni ha deciso di ripartire da
zero, scegliendo Roma, la città degli imperatori
e dei gladiatori. E come un gladiatore, Damiano
combatte ogni giorno, anche quando il mondo
sembra averlo dimenticato.
Alla
stazione Termini, Damiano risalta come un
puntino bianco di speranza in un oceano nero di
difficoltà, sempre alla ricerca di una
redenzione personale. Vuole essere visto e riconosciuto per il suo valore, e per questo
ha fatto di una torre sulle Mura Aureliane la
sua casa. La sua personalità è un caleidoscopio
di imprevedibilità, punteggiata da un umorismo
grottesco e infantile, talvolta geniale. La sua
emblematicità traspare nella frase: “Non sono
commercialista”, pronunciata a un musicista che
tentava di convincerlo a conformarsi a uno stile
più commerciale, che Damiano percepiva come poco
autentico.
Damiano
è “santo” perché in lui arde una luce costante,
una tenacia che lo spinge a sognare e a creare,
anche quando la vita lo ha portato sulla strada,
dentro la cella di un carcere, o dentro le mura
di un ospedale psichiatrico in Polonia. I suoi
sogni trascendono la mera sopravvivenza: vuole
essere un cantante, un artista, vuole lasciare
un segno nel mondo. Scrive libri, compone musica
e testi per canzoni. Come ogni vero artista,
Damiano rimane sempre se stesso, incapace di
scendere a compromessi con un mondo che spesso
lo rifiuta o non lo capisce. Nonostante tutte le
avversità e la durezza della vita, Damiano è
un'anima autentica che non si arrenderà mai alla
banalità del mondo.
LA
MUSICA DEL FILM
La musica gioca un
ruolo fondamentale, riflettendo l’anima del
protagonista e il mondo che lo circonda. Damian
sogna di diventare un cantante e gli piace
improvvisare su basi hip hop, con una vena
melodica che emerge a tratti. Sebbene non abbia
una tecnica raffinata, quando canta, qualcosa di
vero e incontaminato si sprigiona da lui,
un'energia cruda che ha la potenza della vera
arte, piaccia o meno. Attraverso la sua musica,
Damian ci rivela parti intime di sé.
La colonna sonora
originale, composta da Damiano Colosimo,
musicista romano della scena underground, fa da
collante, creando un mondo sonoro che ci avvolge
e ci immerge nella dimensione di Termini. A
latere, sono stati inseriti brani di musica pop
ascoltati dai protagonisti del documentario, che
ci aiutano a comprendere meglio la loro realtà.
I
REGISTI
GREGORIO
SASSOLI -
Dopo essersi laureato alla NYU - Tisch School of
the Arts, ha lavorato come assistente su set per
diversi registi, tra cui Paolo Sorrentino (This Must
Be the Place), Woody Allen (To
Rome with Love) e Roger Spottiswoode (A
spasso con Bob- A
street cat named Bob).
Il
suo primo film da regista e sceneggiatore, The
Wisdom
Tooth, ha avuto la sua première all'Oaxaca
IFF
e ha vinto il premio di Miglior Film al Derby
FF.
Nel 2022 scrive, produce e dirige Il
Provino, mentre il cortometraggio San
Damiano
- prologo al lungometraggio del 2024 - è stato in concorso all'Odense Film Festival 2023, Filmmaker
Milano, e ha vinto il premio come miglior
documentario a Visioni Italiane (Festival della
Cineteca di Bologna).
ALEJANDRO
CIFUENTES -
Con la società di produzione televisiva Stand by
Me, si è dedicato alla scrittura divulgativa e
alla narrazione di storie. Ha inoltre
collaborato con le ricerche di Fondazione
Leonardo - Civiltà delle Macchine e con la
testata giornalistica della stessa.
Dal
2018 al 2021, ha lavorato come autore per la
società di produzione Corima per la
realizzazione del programma televisivo Forum
(Canale 5), occupandosi in particolare della
preparazione degli attori e del casting.
Nel
2022 ha scritto il cortometraggio Il
Provino, mentre nel 2023 ha scritto e
diretto il cortometraggio San Damiano - prologo al lungometraggio del 2024 -
selezionato in concorso all'Odense Film
Festival e a Filmmaker Milano, vincendo il
premio come miglior documentario a Visioni
Italiane, festival della Cineteca di Bologna.
IL
TEAM ARTISTICO, CREATIVO E PRODUTTIVO
RED
SPARROW
E ASKESIS FILM PRESENTANO
UN
FILM
DOCUMENTARIO DI
GREGORIO SASSOLI E ALEJANDRO CIFUENTES CON
DAMIAN EUGENIUSZ BIELICKI, SOFIA NOVIELLO E
ALESSIO, CHRISTOPHER, COSTANTINO, VINCENT,
DOROTA, FELICE MONTAGGIO
DEL SUONO
MATTEO EUSEPI EFFETTI
SONORI
FRANCESCO LILLI MISSAGGIO
SUONO
MARCO FALLONI COLOR
SERENA PERLA COLONNA
SONORA ORIGINALE DAMIANO
COLOSIMO
MONTAGGIO
CECILIA ZANUSO, GREGORIO SASSOLI, ALEJANDRO
CIFUENTES DIRETTORE
DELLA FOTOGRAFIA
GREGORIO SASSOLI PRODUTTORE
ASSOCIATO
GUENDALINA FOLADOR PRODOTTO
DA
GREGORIO SASSOLI SCRITTO
E DIRETTO DA
GREGORIO SASSOLI E ALEJANDRO CIFUENTES
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