KATYN
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Tutto inizia il 17 settembre 1939. Con l’invasione dei tedeschi della Polonia, scoppiò la Seconda Guerra Mondiale. Migliaia di polacchi, che erano fuggiti dalla frontiera occidentale per rifugiarsi nelle regioni orientali, scoprirono che anche i russi erano penetrati nel loro territorio. Tutti i militari polacchi della zona furono fatti prigionieri dai russi. Dopo pochi giorni i soldati semplici furono rilasciati, e solo gli ufficiali rimasero prigionieri. Tra i polacchi in fuga da Cracovia invasa dai nazisti c’è anche ANNA, giovane moglie di ANDRZEJ un capitano dell’8° reggimento dell’esercito polacco e con lei NIKA, sua figlia di cinque anni. Anna sta cercando di raggiungere suo marito che è stato catturato dai sovietici e tenuto prigioniero in una zona di confine insieme ad altre migliaia di ufficiali. Durante il viaggio, Anna incontra una donna, la moglie del generale dell’8° reggimento, e sua figlia EWA, che stanno tornando a Cracovia, consapevoli che il generale non verrà rilasciato. Anna giunge nel luogo dove gli ufficiali polacchi sono tenuti prigionieri e vede suo marito e JERZY, un suo subalterno. Anna cerca di convincere il marito a fuggire, a togliersi la divisa e a tornare a casa con lei, ma un ufficiale polacco non può macchiare in questo modo il suo onore. Lui promette che le scriverà ogni giorno e che annoterà tutto in un taccuino. Un treno lo porta via...
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