mindemic /mʌɪn’dɛmɪk/ s. neologismo - Qualcosa che turba
la mente e vi rimane dentro per un tempo
illimitato.
GIRARE
UN FILM DURANTE LA PANDEMIA SENZA
RACCONTARLA
È
VERITÀ
O FINZIONE? MI APPELLO AL QUINTO TURBAMENTO
Mindemic
(Opera
Zero),
primo
lungometraggio di Giovanni Basso, ha un
magistrale interprete: Giorgio Colangeli
Il
film uscirà nelle sale a partire dal 15 giugno
Scrive Nino Fontana: “Non di
vivere mi ravvivo, ma di cinema sopravvivo”. Si
sa che l’aforisma- Karl Kraus docet- non
coincide mai con la verità; o è una mezza verità
o una verità e mezza. E questo può accadere
anche quando
gli anni trascorsi a raggiungere le vette
sperate sono tanti e agiscono come l’aria del
mare, che riveste tutto ciò che tocca con uno
strato di ruggine. E ne può soffocare la
vitalità, come quando l’aria è salata. A
volte, però, giungono chiamate inattese, anche
se perentorie.
È quello che accade a
Nino, un regista di settant’anni che ha alle
spalle una carriera di secondo piano. Vive
isolato nel suo appartamento, la realtà che lo
circonda, un mondo in cui è avvenuto un
“qualcosa” che ha spinto la produzione di opere
filmiche a essere interrotta, lo vede un uomo
che sopravvive senza avere alcuno scopo, nessun
obiettivo. Per questo, quando dopo molti anni
Nino riceve una chiamata dal suo storico
produttore Fredo, accetta la proposta, seppur
assurda, di scrivere un film in soli tre giorni.
Nino
inizia a scrivere il testo usando la sua amata
macchina da scrivere, un’Olivetti Lettera 32.
Decidendo di realizzare un film epico, di
guerra, per trovare supporto nella stesura cerca
di contattare i suoi collaboratori storici. Lo
sceneggiatore De Paoli, che rifiuta il lavoro, e
l’attore Giovanni Marino, che a sua volta
rifiuta il ruolo che Nino gli propone.
Nino
inizia quindi a inscenare lui stesso in casa le
pagine che sta scrivendo, interpretando da solo
tutti i personaggi del film: un gruppo di
soldati che durante una guerra non precisata
tentano di salvare una donna misteriosa. Nino
riceve anche la visita a casa di una donna, una
escort che è identica alla moglie che l’ha
lasciato anni prima e di cui lui è ancora
innamorato.
Procedendo
nella scrittura, Nino si perde in un delirio
artistico e personale, forse non riuscendo più a
distinguere tra verità e finzione.
“Mindemic (Opera
Zero)
–
racconta il regista Giovanni Basso- è
stato scritto e girato durante la pandemia,
ancora in corso… Nella stesura della
sceneggiatura sono stato sicuramente ispirato da
tutte quelle settimane d’isolamento, in cui la
mente aveva la necessità di vagare per spazi e
mondi alternativi a quelli che stavamo vivendo
tutti noi: preoccupazioni, deliri, paure, angosce di un presente e un futuro incerti.
E aggiunge: “Ho sviluppato il personaggio di
Nino pensando a un solo attore, Giorgio
Colangeli, cui ho inviato la sceneggiatura
temendo fosse rifiutata. Dopo neanche 24 ore
Giorgio mi ha telefonato dicendo che voleva
fare il film. Mindemic (Opera
Zero) è nato quel giorno”.
E così conclude: “Da un punto di vista produttivo,
realizzare un film durante un periodo di grande
incertezza è stata una sfida in cui mi sono
voluto cimentare non tanto perché volevo, ma
perché in un qualche modo dovevo. Come Nino,
dovevo mettere a frutto quei mesi, pieno di
dubbi e domande sul significato che si cela
dietro la realizzazione di una pellicola, in
questo caso il mio primo film di lungometraggio.
Mindemic (Opera Zero) racconta una "pandemia" della mente che
nulla ha a che vedere con la pandemia che
abbiamo vissuto, ma in virtù di quanto abbiamo
vissuto forse tutti noi ci portiamo questo seme
di follia in più dentro. Oggi, domani e chissà,
forse per sempre”.
Al film da corpo e anima
Giorgio Colangeli, che interpreta il personaggio
di Nino: qui per la prima volta nella sua
formidabile carriera è il protagonista assoluto
di un lungometraggio di finzione. Com’è noto,
Giorgio Colangeli sa a memoria tutta la Divina
Commedia, che ha declamato in più occasioni,
anche sul raccordo anulare di Roma,
nel Dantedì. Sa essere tragico, comico,
cinico, disperato, grottesco: sempre da grande
primo attore.
Per quanto riguarda i
ruoli secondari, Basso ha deciso di affidarsi a
volti meno conosciuti ma di grande carisma,
quali Rosanna
Gentili nel ruolo della escort/moglie
di Nino, Roberto
Andreucci nel ruolo dello sceneggiatore
De Paolis e Paolo
Gasparini nel ruolo del superficiale
attore Giovanni Marino.
Per
quanto
riguarda la scelta delle musiche, tutto si deve
alla scoperta di un film dal
titolo La Rivoluzione Sessuale di
Riccardo Ghione, del 1968, le cui musiche furono
composte dal maestro Teo
Usuelli. Innamoratosi della colonna sonora
composta per questo film, Basso ha deciso di
acquisirne i diritti e di utilizzarla per Mindemic
(Opera Zero), in quanto centrava in pieno
ciò che stava da tempo cercando.
Il film è stato interamente girato in 4K con un
telefono iPhone 8+ cui è stata montata una lente
anamorfica americana adattata al sensore mobile.
La data dell'uscita per
Mindemic (Opera Zero) è stata fissata per mercoledì 15 giugno
al cinema Mexico di Milano, ore 21.00, alla
presenza del regista Giovanni Basso e di
Giorgio Colangeli, che dialogheranno con il
critico Gianni Canova e con il pubblico. A
seguire: Roma, cinema Troisi, dal
16 al 21 giugno, con vari spettacoli e
un evento martedì 21 giugno, alle
20.00: tutto il cast, presentato dal
giornalista Stefano Amadio, dialogherà con il
pubblico; Ferrara, lunedì 20 giugno,
ore 21:00, al cinema Apollo: con Giorgio
Colangeli e il regista, presentati dal
giornalista Paolo Micalizzi; Bologna,
mercoledì 22 giugno, ore 21.30, al
cinema Galliera, con Giorgio Colangeli, il
regista e Steve Della Casa; Pescara,
giovedì 23 Giugno
al cineteatro Massimo fino al 30 Giugno. Altre
città verranno comunicate nei prossimi giorni
sui canali social del film:
Instagram,
@mindemic_movie e Facebook,
@mindemicmovie.
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