Per fare l'albero ci vuole il seme
UNA NUOVA VOCE EVENTO SPECIALE AD ALICE NELLA CITTÀ
IL NUOVO FILM CORTO DI PETER MARCIAS E’ UNA RISPOSTA ALLA FURIA DEL FUOCO E RISCOPRE L’ANTICA VERITÀ DELLE PAROLE DI GRAZIA DELEDDA DIVENTATE UNA VOCE NUOVA NEL GESTO DEI BAMBINI CHE PIANTANO GLI ALBERI…
All’origine c’è stato il bel progetto “Pianta un albero: è un gesto d’amore” del Centro servizi per il volontariato Sardegna Solidale. Ora c’è anche un film corto. Una nuova voce, questo il titolo, è partito da quando il CSV Sardegna Solidale ha cominciato a girare l’Isola per piantare gli alberi, migliaia di alberi.
“E – dice il regista Peter Marcias - noi con la nostra piccola troupe siamo andati con loro filmando decine di gesti d’amore, in posti incantevoli, giardini, piazze e comunità. Abbiamo raccolto le suggestioni dei bambini che mettono le mani nella terra, e quelle mani se le sono sporcate. Abbiamo creato e montato storie. A venire fuori è appunto Una nuova voce, un breve film su un’iniziativa che ha mobilitato la Sardegna per salvaguardare la natura, l’ambiente, il paesaggio e di riflesso l’intero pianeta”.
Il cortometraggio è una sinfonia di immagini e suoni della natura: alberi, boschi, campi, animali; vanghe e picconi che dissodano la terra. Un atto d’amore e d’impegno per l’equilibrio durevole del pianeta, in una parola quello che definiamo sostenibilità. Lo sguardo di uomini e donne verso un punto indefinito riscopre l’antica verità delle parole di Grazia Deledda diventate una voce nuova nel gesto dei bambini che piantano gli alberi:
(…) Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo,
lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco,
delle onde che ruscellano i graniti antichi,
della rosa canina,
del vento, dell’immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi,
di orizzonti ampi e puri, di piante fosche,
di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Il film – Evento Speciale ad Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, dove sarà proiettato in prima italiana sabato 16 ottobre, all'Auditorium della Conciliazione - è stato girato (a Bitti, Tergu, Perfugas, Tempio Pausania, Oristano, Laerru, Nulvi, Tortolì, Guspini, Villacidro, Orosei, Cagliari, Iglesias, Gergei, Villaspeciosa, Fluminimaggiore, Orgosolo) prima e durante i terribili incendi dell’estate scorsa che hanno devastato la Sardegna e gran parte del nostro pianeta.
“Sì- confessa il regista- il mio piccolo film è anche una risposta alla furia del fuoco. È stato anche il modo per essere a fianco del CSV Sardegna Solidale durante la campagna si sensibilizzazione e responsabilizzazione dei cittadini per un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre”. Temi risuonati più volte in questi giorni nelle iniziative di Vanessa Nakate, Martina Comparelli, Greta Thunberg, con altri rappresentanti di Fridays for Future e una galassia di movimenti, riuniti a Milano nell’Eco9 Social Forum al Climate Camp, in occasione del preCop26.
Giampiero Farru, presidente del CSV Sardegna Solidale, sottolinea che il film rappresenta “uno stimolo e un supporto di memoria per tutta la comunità sarda”. E aggiunge: ”Il 2021 è stato un anno travagliato per la nostra terra perché, oltre alle difficoltà causate dalla pandemia e alla ricostruzione delle zone che hanno subìto alluvioni, i territori della Sardegna centrale sono stati interessati da incendi devastanti. In tutte le circostanze i volontari sono stati sempre in prima linea a tutela e supporto della popolazione e dell’ambiente”. |