TUTTO TORNA
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Cresciuto nel nord della Sardegna, il ventenne Massimo arriva a Cagliari per lavorare nel locale gestito dallo zio Giuseppe: insieme all’appartamento nel quartiere Marina, i due condividono ben presto i dissapori della convivenza quotidiana. Massimo sogna una vita da scrittore e cerca di far pubblicare il suo primo romanzo: per lui, ironico e brillante, il capoluogo sardo è il primo contatto con una città moderna e multirazziale. Qui scoprirà l’amore per una giovane danzatrice cubana e l’interesse per un cenacolo di artisti che, lavorando con materiali riciclati, hanno eletto a propria filosofia il tutto torna del titolo.
Ma ogni romanzo di formazione ha la sua linea d’ombra, e così Massimo è costretto a confrontarsi con la crisi delle proprie certezze: le inquietudini di una società senza più regole, il crollo economico e morale dello zio, l’ambiguità degli inquilini (che donano al film un vivido sfondo da commedia sudamericana). Fino al rocambolesco finale, quando Massimo affronterà un doloroso faccia a faccia con l’amore, e con una realtà che costringe a ripensare il presente, i sogni, la vita.
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