IL SANGUE DEI VINTI
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Il film tratto dal Sangue dei Vinti di Giampaolo Pansa ha per protagonista un personaggio di finzione, Francesco Dogliani (Michele Placido), un poliziotto, un uomo di legge che ha giurato fedeltà al Re, crede nello Stato e nella giustizia e che verrà coinvolto nei fatti che precedono e seguono il 25 aprile per ragioni private e professionali. La sua storia è quella di un investigatore che, per seguire le tracce di un’indagine a cui è caparbiamente e misteriosamente legato, attraversa gli eventi cruciali della storia d’Italia (dal luglio ’43 alla primavera del ’45). Mentre il paese cerca il riscatto, Dogliani vive drammaticamente le fasi concitate e sanguinose della Liberazione, che dividerà la sua famiglia versando sangue innocente per opposti ideali. A 50 anni di distanza, come un Antigone maschile, Dogliani sta ancora cercando la giusta sepoltura per uno dei suoi due fratelli.
Gli sceneggiatori, scrivendo questo film, non hanno voluto rileggere la storia, tantomeno scoprire cose in realtà già note e ininfluenti rispetto al valore della Liberazione. Semplicemente hanno raccontato di sentimenti e situazioni emotive in un contesto particolare, ricorrendo anche al genere, proprio per rimarcare il carattere di storia con la “s” minuscola, nel rispetto però del tanto sangue versato da tutte le parti. |