| È l’ambiziosa manager dell’agenzia di comunicazione, quella dove lavorava anche Andres…  marito e impiegato.L’Investigatore si fa assumere in  quell’agenzia, dopo un colloquio di assunzione con il braccio destro di Iris, Carlo. Così potrà tener d'occhio la  donna da vicino.
 Non solo: approfittando della casa  abbandonata di Andres, decide di vivere proprio lì. Dopotutto, i vicini non  vedono da tempo Andres e scambiano l’Investigatore per lui…
 L’indagine si allarga:  l’Investigatore torna in ospedale, ma Magda è stata dimessa e ora si trova in  casa. Solo ora capisce che la donna è la madre di Andres, che vive con lo  stralunato Padre, convinto che il  figlio non sia scomparso, ma che sia stato rapito dagli alieni. Un velo di  compassione incrina lo sguardo del freddo Investigatore: no, non sarà  un’indagine come le altre…
 Quando torna nell’agenzia,  l’Investigatore scopre che Andres e Iris, in avanzata gravidanza, si erano  separati da poco. Sempre in quegli uffici, l’uomo trova anche un valido  aiutante: Edoardo, un giovane  collega, sincero e attraente, che sembra sapere molto più di quel che dovrebbe.
 Una sera, Edoardo smaschera  l’Investigatore piombando a casa di Andres. Ma il nostro protagonista riesce a  girare l’imprevisto a suo favore e tira Edoardo dalla sua parte. Il giovane gli  svela l’egoismo e l’aridità di Andres, bravo con le parole ma indifferente a  tutto, incapace di provare emozioni.
 Intanto Iris decide di dar credito  all’Investigatore, quel suo nuovo dipendente che la incuriosisce, e gli affida  l’incarico di un nuovo testo per Massimo Arati. E questo complica tutto. Del  resto, l’Investigatore non ha ancora capito chi lo stia pagando. E poi c’è  qualcuno che continua a scaricare la posta elettronica dello scomparso.
 Un giorno, la commessa di un  negozio di dischi lo scambia per Andres, e gli consegna un vecchio disco in vinile  che l’Investigatore lascia provocatoriamente sulla scrivania di Iris.
 Una notte, l’Investigatore penetra  nell’ufficio della donna per cercare nuove tracce, e lì assiste a una scena  imprevista: Iris ha una relazione proprio con Massimo Arati. L’Investigatore è  sconvolto.
 Il momento del drammatico  confronto tra l’Investigatore e Iris avviene il giorno dopo, all’uscita dalla  casa dei genitori di Andres, dove ormai il nostro uomo si reca assiduamente,  sempre più attratto dalla figura di Magda.
 Iris confessa all’Investigatore  che la relazione con l’uomo politico è poca cosa. Lui vuol sapere se il figlio  che aspetta è di Andres o di Massimo, ma improvvisamente la donna si sente  male. L’uomo la porta in ospedale e scopre che la gravidanza è a rischio, che  fa trasfusioni di nascosto, all’insaputa di tutti, e che solo il marito sapeva…  Iris appare con tutta la sua fragilità e forse non ha più nulla da raccontare.
 Allora l’Investigatore ha un  ultimo chiarimento con Edoardo, cercando di forzare la sua ingenua generosità.  Edoardo è angosciato: sente che l’Investigatore, ormai considerato quel vero  amico che Andres non aveva mai saputo essere, sta per abbandonarlo.
 E allora giù, di corsa, a casa dei  genitori di Andres, perché forse è lì il segreto di tutto, il segreto di una scomparsa  che non ha né capo né coda. Lì l’Investigatore trova un libro del poeta Walt  Whitman e scopre il primo rebus: quei discorsi di Massimo Arati, per i quali il ghost writer Andres Carrera era così  famoso, e che non parlavano delle solite cose che annoiano la gente, ma di  entusiasmo, di emozioni, di vita, erano in realtà parafrasi dei versi di  Whitman, poeta della democrazia americana. Ma che senso ha? Cosa voleva far  capire Andres? E a chi?
 Sotto la pioggia implacabile, il  padre di Andres traccia strani segni nel giardino, perché gli alieni possano  riconoscere la casa dove riportare il figlio. L’Investigatore capisce che la  soluzione è ormai vicina. Basta allungare la mano e…
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