CIRO
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Ciro ha 14 anni. Vive a Scampia. Le sue giornate trascorrono tra la scuola, la salumeria nella quale lavora come garzone e il campo di calcio dove si allena. Nel quartiere non ha molti punti di riferimento se non il suo allenatore di calcio e Anna, sua amica di 18 anni che conosce sin da quando era piccolo.
Nel quartiere vive anche Lello, un capozona che simboleggia la ricchezza e il successo, un mito agli occhi di Ciro, circondato da persone che lo ammirano e lo rispettano. Tuttavia, il mito è destinato lentamente a crollare.
La storia di questo film nasce da un laboratorio di scrittura creativa, da un’idea di Davide Zazzaro e Gaetano Di Vaio. Il laboratorio, diretto dalla sceneggiatrice Anna Coluccino, con la collaborazione del regista Guido Lombardi e del produttore e regista Gaetano Di Vaio, ha avuto inizio nel 2009-2010 presso il Centro Territoriale Mammut di Scampia, nella periferia nord di Napoli. Il MAMMUT, con i suoi percorsi educativi e i suoi interventi indirizzati soprattutto all'infanzia e all'adolescenza, rappresenta una realtà attiva da anni, un vero e proprio faro su uno dei territori urbani più complessi e difficili tra le aree marginali. I ragazzi del laboratorio hanno realizzato una sceneggiatura che racconta la storia di CIRO, un ragazzo di 14 anni, il quartiere in cui vive e le sue scelte. Lo sguardo della macchina da presa segue questo momento importante della sua formazione, offrendo allo spettatore la possibilità di vedere e di vivere attraverso gli occhi di Ciro tutto ciò che lo circonda. Attraverso la realizzazione di questo cortometraggio i ragazzi hanno avuto modo di avvicinarsi alla grande forza evocativa del cinema e di espandere la loro creatività.
Sergio Panariello |