POONGSAN
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Anche se nessuno può facilmente attraversare il
confine fra la Corea del Nord e la Corea del Sud, il
giovane Poongsan (Yoon Kye-Sang) valica la
frontiera per recapitare il dolore e i desideri di
famiglie lontane, le stesse che lasciano messaggi
sul muro che separa le due regioni, la cosidetta
zona demilitarizzata. L’uomo, sorta di supereroe,
si assume il rischio senza timore. Un giorno, per
una misteriosa richiesta di agenti governativi,
Poongsan si introduce di nascosto nella Corea del
Nord per persuadere In-oak (Kim Gyu-Ri), amante
di un disertore nord coreano, a seguirlo. Lungo la
strada per la Corea del Sud, i due giovani si
innamorano. L’amante della donna intuisce i
sentimenti che Poongsan e Ino-ak provano l’uno
per l’altra e, geloso, consegna il protagonista agli
agenti governativi. A Poongsan, torturato, è offerta
la possibilità di tornare indietro con In-oak, a
condizione che intervenga a favore di un agente
sud coreano infiltratosi nella Corea del Nord.
Scritto e prodotto dal grande regista coreano Kim
Ki-duk.
Juhn Jaihong (Corea del Sud, 1977) assistente alla regia di Kim Ki-duk in Shi Gan (Time, 2006) e Soom
(Soffio, 2007), ha ottenuto l’attenzione della critica nel 2007 quando il suo cortometraggio Mul-Go-Gi è stato invitato a concorrere al Festival di Venezia.
È stato proprio Ki-duk, debuttando in veste di produttore, a tenere a battesimo il suo primo film
A-leum-dab-da (Beautiful, 2008), inquietante storia di una donna sul ciglio della follia, con il quale il regista è stato invitato a partecipare alla sezione Panorama del Festival di Berlino del 2008. Nel 2011 ha realizzato Poongsan.
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