MARATHON ENIGMA A MANHATTAN (2003)
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Animata da una determinazione assoluta, decisa a battere il suo record personale, Gretchen (SARA PAUL) inizia una gara contro se stessa per risolvere 78 cruciverba in 24 ore scegliendo la metropolitana come luogo-non-luogo per la sua maratona scandita dallo sferragliare ritmico del treno, dallo stridio dei freni, dai rumori della città.
A quanto pare Gretchen segue una tradizione di famiglia: in una litania di telefonate preoccupate lasciate alla segreteria telefonica, sua madre le dà consigli e suggerimenti e le spiega come ha stabilito il suo record personale di 87 cruciverba.
Gretchen continua la sua gara ossessivamente, sempre in movimento – in metropolitana, in attesa sul marciapiede, sul bus panoramico, agli angoli della strada, sui ponti pedonali - ma in realtà sempre immobile, perché non ha una destinazione, il movimento è fine a se stesso. Accompagnata dai rumori caotici della città, Gretchen la percorre in lungo e in largo, registrando i cruciverba completati con un sistema rivelatore di una personalità nevrotica.
Studiando il mutevole rapporto tra identità personale e ambiente fisico, Marathon offre un ritratto solitario ma toccante di Gretchen e New York.
Forse meno conturbante di Manhattan in cifre , il primo film della trilogia newyorchese di Naderi, ma altrettanto originale e di forte impatto, Marathon è il viaggio solitario e simbolico di una ragazza che trasforma un passatempo innocuo in una gara di dimensioni epiche, forse l'unico modo che conosce per mettersi alla prova e distinguersi in una società che invece chiede omologazione.
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